La Camera Usa vieta TikTok, Giulio Terzi di Sant’Agata: “Decisione giusta”

Il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata (FdI): “Il voto mira a far cessare quelle attività di raccolta dati illegali che Pechino effettua con un obiettivo duale, sia civile che militare”

Pubblicato da Bergamonews, il 14 marzo 2024

La Camera americana ha approvato a larga maggioranza la legge che apre la strada al divieto ad usare TikTok negli Stati Uniti. La misura, infatti, concede sei mesi all’azienda cinese ByteDance per vendere la piattaforma che, altrimenti, sarà bandita. Sono circa 170 milioni gli americani che usano TikTok, incluso il presidente Joe Biden. Ora le legge passa al Senato, dove non è detto che sarà approvata.

L’INTERVENTO DEL SENATORE GIULIO TERZI

Il Sen. Giulio Terzi (FdI), intervistato da Radio Radicale sul voto bipartisan in una Commissione del Congresso americano a favore della messa al bando di Tik Tok negli Stati Uniti, ha dichiarato: “il voto mira a far cessare quelle attività di raccolta dati illegali che Pechino effettua con un obiettivo duale, sia civile che militare. La decisione dei legislatori statunitensi è giusta, è all’insegna della sicurezza, ed è importante anche per l’UE. Essa punta all’esclusione di un potente strumento di condizionamento dell’opinione pubblica e di disinformazione che agisce prevalentemente attraverso centinaia “influencer” – come certificato da Microsoft – retribuiti da Mosca o Pechino per diffondere informazioni false attraverso attività e contenuti non tradizionalmente politici, ma principalmente di tipo culturale o ludico. Un voto importante anche per l’UE che in materia ha emanato regole assai avanzate che regolamentano l’intelligenza artificiale e il sistema di controllo e protezione dei dati, con il Digital Services Act e il Digital Market Act. È fondamentale impedire a player esterni di sfruttare il mercato europeo utilizzando piattaforme come Tik-Tok con cui sono esercitate enormi pressioni politiche e deformazioni addirittura delle capacità di scelte dei nostri cittadini. Negli Stati Uniti l’esclusione di questo strumento è dunque vista come una sorta di conditio sine qua non per fornire garanzie di sicurezza e politiche. Un passo molto importante sul quale la comunità euroatlantica dovrebbe continuare a costruire per sviluppare un efficace contesto di sicurezza nel rispetto dei principi della libertà e dello stato di diritto”.

©2025 Giulio Terzi

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