Sicurezza informatica: Terzi (ambasciatore), “il processo di integrazione europea si concentri sulla dimensione cyber per recuperare il tempo perduto”

Sicurezza informatica: Terzi (ambasciatore), “il processo di integrazione europea si concentri sulla dimensione cyber per recuperare il tempo perduto”

“Il processo di integrazione europea deve concentrarsi sulla dimensione cyber per recuperare il tempo perduto dai Paesi europei, dall’Italia più di altri”.

Doppio lancio dell’agenzia di stampa SIR, del 19 ottobre 2017

“Il processo di integrazione europea deve concentrarsi sulla dimensione cyber per recuperare il tempo perduto dai Paesi europei, dall’Italia più di altri”. Lo ha affermato oggi pomeriggio l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro degli Affari esteri, intervenendo a Roma all’open evening dell’Alta scuola di economia e management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per Terzi, con “il Regolamento sulla protezione dei dati (Gdpr) e la Direttiva sulla sicurezza della rete (Nis directive), l’Unione europea sta creando le premesse per un’evoluzione molto significativa della sicurezza informatica, della collaborazione tra pubblico e privato, e della interazione tra Paesi alleati per prevenire, resistere, e contrastare gli attacchi informatici”. L’ambasciatore ha osservato che “recenti sondaggi rilevano che solo il 46% delle imprese italiane si dichiarano pronte ad applicare tutte le misure previste dalla normativa Gdpr e Nis, sin dalla data della sua entrata in vigore dal 25 maggio 2018”. “Ma l’88% – ha aggiunto – precisa che restano ancora problemi tecnici, legali e organizzativi da risolvere urgentemente”. “In ogni caso – ha rilevato Terzi – per la prima volta sarà realizzato in Europa un sistema unitario nella sicurezza dell’informazione, posto sotto la responsabilità delle Autorità nazionali, con la supervisione di quelle europee, regolato da comuni standard di sicurezza”. A tal proposito, ha parlato di “effetto trasformativo” evidenziando “il considerevole salto di qualità che si verrà a determinare ‘nell’ambiente’ europeo della sicurezza informatica”. L’“effetto trasformativo” – ha proseguito – “agirà in profondità” e “influirà positivamente anche sul rafforzamento della comune sicurezza militare e della Difesa”.

Sicurezza informatica: Terzi (ambasciatore), “organizzazioni terroriste come l’Isis hanno capacità operative simili a quelle degli Stati”

Rispetto alla cyber sicurezza, “gli ‘attori non statuali’ – si tratti di organizzazioni terroriste come l’Isis, di sindacati del crimine o di gruppi autonomi – hanno acquisito capacità operative simili a quelle degli Stati. Acquisiscono dati protetti, orientano i social media con obiettivi geopolitici, diffondono radicalizzazione e violenza. Una definizione di regole per la dimensione cyber resta molto arretrata rispetto alla proliferazione degli attacchi”. Lo ha affermato oggi pomeriggio l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro degli Affari esteri, intervenendo all’Università Cattolica di Roma alla vigilia del G7 dei ministri degli Interni che, ad Ischia, parleranno anche di prevenzione e contrasto all’uso di Internet da parte dei terroristi. Nel suo intervento, dedicato a “La Cyber Security in Europa, nell’attuale scenario geopolitico”, Terzi ha evidenziato che “la geopolitica è diventata un terreno di fondamentale rilevanza per le iniziative poste in essere nel dominio cyber dagli attori statuali e non, in modo legittimo, o del tutto illegale, con finalità che si spingono alla destabilizzazione regionale o globale, al sovvertimento dello stato di diritto e della democrazia liberale, alla negazione del diritto attraverso un sistematico uso della forza e alla politica del fatto compiuto nelle relazioni internazionali”. L’ambasciatore ha fatto riferimento ad alcune notizie di questi ultimissimi giorni, come “il caso Equifax”, la “crisi coreana” e “l’utilizzo spregiudicato di strategie cyber a fini di concorrenza commerciale”. Sotto accusa “il ruolo dei social media nella destabilizzazione delle democrazie liberali, con le gravi ombre emerse dal Russiagate nelle elezioni americane, e le punte di altri, simili iceberg nel referendum in Catalogna, nelle elezioni francesi e tedesche” e “l’hackeraggio” che “viene ‘commissionato’ per colpire concorrenti e compromettere mercati”.

©2024 Giulio Terzi

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