Discorso “ItaloAmericani. Il valore dell’Italianita’”

Messina, 18 Dicembre 2015

 

                                               ItaloAmericani. Il valore dell’Italianita’

 

Signor Sindaco, Autorita’, Signore e Signori,

accolgo l’amichevole invito di Franco Maricchiolo – e lo ringrazio vivamente – di partecipare a questa bellissima iniziativa con una testimonianza, sia pure da lontano , non potendo essere con Voi come avrei molto desiderato.

In quarant’anni di servizio dello Stato in numerosi Paesi – per quindici negli Stati Uniti e Canada – poi da Ministro degli Esteri e ora da dirigente di FdI-AN , e’ stato ed e’ per me sempre  molto toccante, e motivo di arricchimento , guardare a quell’ “altra Italia” di sessanta milioni di nostri fratelli all’estero . “L’altra Italia, diceva  quel grande Ministro per gli Italiani nel Mondo che e’ stato Mirko Tremaglia, si e’ presentata davanti a me tanti anni fa con un’incredibile forza umana e morale, con straordinarie espressioni culturali, politiche e economiche”.

Nessuna realta’ quanto quella americana dimostra l’immenso valore che le nostre comunita’ all’estero  rappresentano per il nostro Paese. Soltanto negli ultimi cinque anni abbiamo abbiamo ottenuto grandi affermazioni in America proprio grazie al sostegno determinante degli italoamericani in campo culturale e educativo. Mentre si sono ulteriormente rafforzate le collaborazioni economiche , imprenditoriali e scientifiche proprio grazie all’apporto delle numerose personalita’ statunitensi che nell’Amministrazione, al Congresso, nel mondo dell’informazione guardano all’Italia con attenzione speciale, e vorrei sottolinearlo, con fiducia e sincero affetto.

 

Vorrei solo citare alcuni dati:

* 1.l’ingresso della lingua italiana nell’insegnamento curricolare del sistema scolastico statunitense e’ stato reso possibile solo grazie al contributo finanziario determinante di associazioni , persone e imprese italoamericane; e si moltiplicano le iniziative con l’Italia in campo educativo e soprattutto universitario;

*2. l’Anno della Cultura italiana negli Stati Uniti, da me proposto all’inizio di mandato del Governo Monti e sostenuto immediatamente dai numerosi congressemen di origine italiana, dall’Amministrazione e dalle diverse personalita’ italoamericane che la compongono, si e’ rivelato un formidabile moltiplicatore di eventi culturali e scientifici, con effetti evidenti sulla crescita complessiva degli scambi commerciali, e delle collaborazioni tra Italia e Usa;

*3. le celebrazioni per il 150° dell’Unita’ d’Italia hanno avuto in America un’enfasi che non ha avuto pari in nessun’altra parte del mondo , fuori dal nostro Paese;

*4. non e’ quindi casuale che dall’inizio degli anni 2000 ad ogni censimento effettuato in tutti gli Stati Uniti il numero degli americani che dichiarano una loro ascendenza italiana e’ in sensibile aumento, nonostante la nostra emigrazione si sia stabilizzata da almeno quarant’anni.

 

Gli italiani d’America contano moltissimo per l’Italia. Contano moltissimo per gli Stati Uniti.

Lo ha sottolineato nel modo piu’ solenne il Presidente Barack Obama il 17 marzo 2011, con la sua “Proclamation” presidenziale in occasione del 150° dell’Unita’ d’Italia affermando:

** “In questo giorno noi ci uniamo a tutti gli Italiani  per onorare il coraggio, il sacrificio, e la visione dei patrioti che hanno dato nascita alla nazione italiana. Nel momento in cui gli Stati Uniti combattevano per preservare la loro stessa Unione, la campagna di Giuseppe Garibaldi per l’unificazione dell’Italia ha ispirato molti nel mondo nelle loro battaglie , incluso il 39° Reggimento di fanteria di New York, conosciuto come “La Guardia Garibaldi”. Oggi, l’eredita’ morale di Garibaldi e di tutti coloro che unificarono l’Italia vive nei milioni di uomini e donne di discendenza italiana che rafforzano e arricchiscono la nostra Nazione.

L’Italia e gli Stati Uniti sono legati da amicizia e da comune dedizione alle liberta’ civili, ai principi democratici, e all’ universalita’ dei diritti umani che entrambi i nostri paesi rispettano e sostengono. Mentre sottolineiamo questa importante pietra miliare nella storia italiana, noi onoriamo anche i comuni sforzi degli Americani e degli Italiani a promuovere la liberta’, la democrazia, e i nostri condivisi valori in tutto il mondo” **

Un’affermazione di valori e di amicizia, quella del 17 marzo 2011, che deve essere ricordata nella  specifica attualita’ del rapporto tra Italia e Stati Uniti e del comune impegno ad affrontare le sfide che abbiamo dinanzi.

La storia di quell’”altra Italia” che esiste  sull’altra costa dell’Atlantico , e che ci e’ incondizionatamente amica , e’ magistralmente raccontata da un grande artista del racconto per immagini , Franco Maricchiolo . Ogni personaggio, vicenda umana, espressione di queste fotografie rappresenta il momento che fissa una relazione speciale non soltanto con il nostro Paese, ma anche la conoscenza diretta e l’amicizia con Franco. Anche questo aspetto da’ particolare significato alla mostra.

Mi congratulo con l’autore e con tutti gli organizzatori  e i sostenitori di questo encomiabile progetto augurando loro che esso prosegua con sempre maggiori successi in Italia e negli Stati Uniti.

Grazie per l’attenzione.

Giulio Terzi

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