MEDIO-ORIENTE E VALORI OCCIDENTALI: IL CORAGGIO DI NON GIRARE LA TESTA…PER DENARO!


MEDIO-ORIENTE E VALORI OCCIDENTALI: IL CORAGGIO DI NON GIRARE LA TESTA…PER DENARO! Questa lettera è stata indirizzata in questi giorni al Presidente della Regione Marche On. Ceriscioli. “Presidente, Le scriviamo a nome della United Against Nuclear Iran (UANI), organizzazione non-profit, indipendente e non associata ad alcun partito politico, conosciuta internazionalmente per l’impegno a diffondere la consapevolezza sui pericoli che il regime Iraniano pone al mondo. È stata portata alla nostra attenzione la recente visita dell’ Ambasciatore Jahanbakhsh Mozaffari a Jesi (Ancona) il 10 di Maggio 2016. Vogliamo riferirci specificamente all’annuncio che la Regione Marche intenderebbe perseguire partnership commerciali con l’Iran, nel quadro di un ampio sostegno espresso dalla Regione per rafforzare le relazioni con l’Iran. Prima che eventuali iniziative ed accordi siano formalizzati, vorremmo portare all’attenzione e a una piena conoscenza del Governo regionale e delle aziende locali i gravi rischi d’impresa di natura economica e politica che continuano a esservi per qualsiasi governo o azienda che ricerchi opportunità di investimento e di affari in Iran. Nonostante i contenuti dell’Accordo Nucleare – Piano d’Azione Congiunto Globale (JCPOA) – permangono assai considerevoli rischi legali, politici, finanziari e di reputazione nell’entrare in relazioni d’affari con l’ Iran, in particolare nei settori dell’economia iraniana che sono ancora dominati dal Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC), un’ entità che resta a tutti gli effetti sottoposta a misure sanzionatorie vincolanti da parte della comunità internazionale, poichè è riconosciuta come organizzazione terroristica. Al riguardo UANI ha predisposto una “matrice dei rischi”, che include:
– rischi per le transazioni Bancarie e per il riciclaggio del denaro
– violazioni delle norme Internazionali e di Trattati, ed eventuale revoca del JCPOA
– sostegno dello Stato Iraniano al terrorismo internazionale
– reintroduzione eventuale delle sanzioni contro l’Iran (“snapback sanctions”)
Nei mesi successivi alla firma dell’Accordo Nucleare – JCPOA – l’ Iran non ha dato prova di buona fede nei comportamenti e nei riguardi della comunità internazionale. Teheran ha lanciato diversi missili balistici, uno dei quali recava l’iscrizione che “Israele deve essere cancellato dalla faccia del pianeta Terra”, in chiara violazione sia dello spirito che degli obblighi derivanti dalla
Risoluzione ONU 2231. Il Regime di Khamenei ha anche acquistato diversi jet militari multiruolo Sukhoi-30 senza né richiedere né ottenere la prescritta autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Tutto questo si aggiunge al forte sostegno che l’Iran esprime anche pubblicamente verso la Jihad
Islamica, Hamas e Hezbollah. Non si deve ignorare che l’Iran viene considerato Paese che appoggia il terrorismo internazionale. La Task Force internazionale che si occupa di antiriciclaggio di denaro e di sorvegliare le attività finanziarie che sostengono il terrorismo – Financial Action Task Force (FATF) – ha recentemente messo in guardia la comunità internazionale sui rischi derivanti dall’ “incapacità Iraniana di affrontare il rischio di finanziamento del terrorismo e la minaccia seria che questo rappresenta per l’integrità del sistema finanziario internazionale”. Le azioni aggressive dei Guardiani della Rivoluzione – IRGC – rivolte alla destabilizzazione del Medio Oriente sono un rischio serio per ogni investimento straniero, mentre non vi sono garanzie sul futuro del paese e sulle vere intenzioni del Regime Iraniano, che rimangono dubbie. Le massime Autorità iraniane hanno ripetutamente annunciato che non hanno alcuna intenzione di aderire allo spirito dell’accordo nucleare. Il Leader Supremo ha dichiarato che “il futuro dell’Iran è riposto nei missili, non nei negoziati”. La leadership di Teheran sostiene il terrorismo, viola i diritti umani, e le regole fondamentali per la sicurezza e la finanza internazionale. Ci appelliamo a Lei affinchè questi rischi siano presi in doverosa considerazione prima di finalizzare un partenariato con l’Iran. UANI è una fonte ben informata e attiva nella ricerca riguardante le incognite economico-politiche e i rischi d’impresa connessi all’ Iran ed è pienamente disponibile a condividere le ricerche ed informazioni con il Governo ed il mondo imprenditoriale della Regione Marche La ringraziamo per il tempo che ci dedica e per la Sua cortese attenzione alle questioni che abbiamo ritenuto urgente segnalare, nell’auspicio che siano informazioni utili a valutare con prudenza le opportunità di lavoro con l’Iran (saluti e firma)”. A mio avviso, UN ESEMPIO LAMPANTE di onestà intellettuale da parte di persone in grado di mettere al primo posto i valori occidentali e della Universal Declaration of Human Rights e solo dopo gli interessi personali ed economico-finanziari… Voi cosa ne pensate? DITE LA VOSTRA! 🙂


Pubblicato sulla mia pagina facebook, qui il post originale.


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